
Un viaggio culinario che parte dalle radici pugliesi e arriva alle pagine del New York Times, passando per la determinazione di chi ha creduto in un sogno contro tutto e tutti.
Celso Laforgia è la dimostrazione vivente che la passione, quando è autentica, può superare qualsiasi ostacolo. Nato nel 1982 in una famiglia che non credeva nella sua vocazione culinaria - padre primario ortopedico, madre capoverdiana, cinque fratelli - Celso ha dovuto conquistare il diritto di seguire i suoi sogni un piatto alla volta.
Le Radici di una Passione
A 14 anni, mentre la famiglia lo spingeva verso il liceo scientifico, Celso sapeva già che il suo destino si sarebbe compiuto tra i fornelli. Il disagio provato sui banchi di scuola lo ha portato a vivere una "vita parallela" nelle cucine di Villa Romanazzi Carducci a Bari, sotto la guida illuminata degli chef Antonio Derosa e Mino Maggi. Sono stati loro a trasformare un ragazzino determinato in un professionista della ristorazione.
Il Viaggio Formativo
Il percorso di Celso è stato quello di un vero nomade della cucina: da Londra a Berlino, da Torino a Milano, passando per Roma. Ogni città ha lasciato il segno nella sua formazione, arricchendo il suo bagaglio tecnico e culturale. Ma è stato il ritorno a Bari, insieme al socio Michele Salvati, a segnare la svolta decisiva con il lancio di Urban l'Assassineria Urbana.
L'Assassina che Conquistò il Mondo
Gli spaghetti all'assassina esistevano già nella tradizione barese, ma Celso li ha elevati a forma d'arte. Con modestia disarmante, racconta di non aver "inventato nulla", ma di aver semplicemente reso un piatto tradizionale più raffinato. Eppure, questa sua interpretazione ha attirato l'attenzione di CNN, New York Times, Gambero Rosso e Vanity Fair, trasformando un locale di Bari in una destinazione gastronomica internazionale.
La Rinascita Pandemica
Il Covid-19 avrebbe potuto essere la fine per molti ristoratori, ma per Celso è stata l'occasione di una metamorfosi. Urban, inizialmente focalizzato sui pranzi di lavoro e la cucina a peso, ha saputo reinventarsi completamente. Dal lockdown è nata l'Assassineria, un concept che oggi registra 20 giorni di lista d'attesa.
Una Filosofia di Vita
Urban l'Assassineria Urbana non è solo un ristorante, ma un manifesto gastronomico. Qui tradizione e innovazione si fondono in un'esperienza che va oltre il semplice piacere del gusto. L'impegno per lo zero waste, la collaborazione con Avanzi Popolo, la selezione rigorosa degli ingredienti pugliesi e la creazione di un ambiente che invita alla conversazione e alla condivisione fanno di questo locale un punto di riferimento per la ristorazione consapevole.
Il Team dell'Eccellenza
Accanto a Celso, la presenza costante di Michele Salvati in sala e di Simona Armenise in cucina crea un trio perfetto. Il loro approccio senza distinzioni tra imprenditori e staff genera un'atmosfera familiare che i clienti percepiscono immediatamente.
Sguardo al Futuro
I sogni di Celso non si fermano a Bari. Con l'ambiziosa visione di portare il concept di Urban in paesi di lingua inglese e portoghese, dove la cucina italiana è particolarmente apprezzata, si prepara a scrivere nuovi capitoli della sua storia gastronomica.
L'Eredità di un Visionario
Celso Laforgia rappresenta una nuova generazione di chef che non si limitano a cucinare, ma creano cultura. La sua storia dimostra che quando si ha una visione chiara e la determinazione per realizzarla, anche un piatto tradizionale può diventare un ponte tra culture diverse, un simbolo di eccellenza che trascende i confini geografici.
Come dice lui stesso: "Sono i piatti a parlare". E nel suo caso, parlano tutte le lingue del mondo.