Sono lo chef di ME Pizzeria & Cocktailroom, qui a Ferrara, in via dei Baluardi 15/17. La mia storia in cucina ha un inizio decisamente insolito: dopo aver frequentato studi classici al liceo e aver conseguito una laurea in giurisprudenza, ho trovato la mia vera vocazione nella tradizione gastronomica italiana. È stata la passione trasmessami dai miei genitori fin da quando ero bambino a guidarmi verso questo percorso.

Sono cresciuto al ristorante La Chiocciola di Portomaggiore, dove ho potuto perfezionare la mia tecnica e coltivare un amore profondo per la panificazione e per la qualità delle materie prime. Lì ho compreso quanto sia fondamentale la cura dei dettagli, dall’orto personale alla scelta dei fornitori, instaurando rapporti di fiducia e rispetto con la natura. Questa esperienza ha plasmato la mia visione culinaria, basata sul delicato equilibrio tra tradizione e innovazione.

Nel ristorante ME, tutto ruota attorno a un concetto fondamentale: l’ossessione per la qualità. Qui cerco di esprimermi al meglio attraverso la ricerca continua di nuove idee, senza mai dimenticare le mie radici. Il cuore del nostro lavoro è l’impasto: utilizzo un procedimento indiretto a doppia fermentazione (lievito madre e biga) e farine di grano tenero con germe di grano (tipo 2 e integrali). Sono farine medio-deboli, in grado di garantire un risultato ogni volta diverso, perché preferisco che sia l’impasto stesso a dettare i tempi di lievitazione e maturazione, in modo del tutto naturale. Credo molto nel valore nutraceutico dei miei lievitati: non devono essere solo buoni e appaganti, ma anche sani, con un occhio di riguardo per il controllo dell’indice glicemico — ecco perché ritengo le fibre fondamentali!

La selezione delle materie prime è una passione che coltivo da quando, bambino, accompagnavo mio padre al porto per scegliere il pescato del giorno. Ancora oggi, aspetto con trepidazione le chiamate dei pescatori di fiducia, come Gio e Beppe, per scoprire quale tesoro ci riserverà il mare. Non cucino ciò che ho in mente, ma ciò che la materia prima decide di essere: credo sia questa la chiave per offrire esperienze culinarie autentiche e irripetibili.

Attraverso il mio lavoro, cerco sempre di raccontare una storia fatta di sapori, ricordi e territori, affinché ogni piatto diventi un momento indimenticabile per chi lo assaggia.

 
 
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