Sono nato e cresciuto in questa terra meravigliosa, dove le montagne si riflettono sul mare, gli uliveti si estendono a perdita d’occhio e ogni angolo porta con sé il sapore della storia e delle tradizioni. Monte Sant’Angelo, il luogo che chiamo casa, è molto più di un paese: è il mio rifugio, il mio punto di partenza, il luogo dove la mia cucina ha preso vita. Qui, nel mio ristorante Li Jalantuùmene, non preparo solo piatti, ma racconto la storia di una terra generosa e autentica, che mi offre ogni giorno la mia più grande ispirazione.

Fare il cuoco non è mai stato, per me, un lavoro come un altro. È nato quasi per gioco, ma è diventato una missione: custodire la memoria del territorio, valorizzare i prodotti locali e tradurre tutto questo in un’esperienza culinaria che rimanga nel cuore di chi la vive. La cucina è sacrificio, ma è anche gioia pura, un viaggio che non finisce mai, una continua scoperta di sapori, consistenze, equilibri. Ogni ingrediente è un ricordo, ogni piatto è una storia.

Il mio ingrediente del cuore è l’olio extravergine d’oliva, il “verde oro” che racchiude l’essenza della mia terra. Cresciuto tra ulivi secolari, ho imparato fin da piccolo ad apprezzarne il profumo, il sapore, il valore. L’olio è la base della mia cucina, ma amo anche sperimentare con le erbe selvatiche che crescono spontaneamente sul Gargano: marasciullo, borragine, finocchietto. Questi doni della natura, con le loro note agrodolci, arricchiscono i miei piatti di una leggerezza nuova, pur mantenendo intatta la tradizione.

Quando cucino, mi piace pensare che non preparo solo cibo. Creo ricordi. Ogni portata che esce dalla mia cucina è un tributo al Gargano, alla sua natura, alla sua gente. Mi emoziona sapere che un mio piatto possa diventare per qualcuno un momento indimenticabile, un sapore che porterà sempre con sé. È per questo che nel mio ristorante preferisco pochi posti a sedere: voglio che ogni ospite si senta al centro di un’esperienza unica, che possa percepire le mie emozioni, i miei pensieri, la mia passione.

Monte Sant’Angelo mi offre tutto: boschi rigogliosi, prodotti d’eccellenza, la purezza del mare e la forza della montagna. La mia cucina è il risultato di questo incredibile patrimonio, un continuo dialogo con la natura, un modo di esprimere chi sono e cosa amo. La cucina è arte, è follia, è crescita. Ed è il mezzo attraverso il quale cerco di restituire al Gargano tutto ciò che mi ha dato.

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