Vivo a Motta Montecorvino, in provincia di Foggia, e il mio luogo del cuore è la Baita San Giovanni, in località Montesambuco, a mille metri d’altitudine, immersa nel verde. Qui ho realizzato il mio sogno: portare in tavola i sapori della mia terra, unendo la semplicità delle tradizioni contadine con un tocco di creatività.

La mia passione per la cucina è nata, come dico sempre, dalla “sopravvivenza”: andando a studiare fuori, ho dovuto imparare da sola a prepararmi da mangiare. Ricordo ancora la prima frittata di zucchine che feci; da lì è stato un crescendo di curiosità e sperimentazione. Un passo dopo l’altro, giorno dopo giorno, ho capito che volevo farlo per lavoro. Per me, quando la passione diventa professione si crea la combinazione perfetta: oltre a garantire indipendenza e sostentamento, la cucina alimenta ogni giorno il mio entusiasmo e la mia voglia di trasmettere emozioni attraverso i piatti.

Nel mio ristorante, dai posti limitati ma dal grande calore, propongo due piatti che mi rappresentano particolarmente. Il primo è il Pancotto, un piatto tipico della mia zona, preparato con verdure di campagna, patate e pane. L’altro è un primo più creativo: Ravioloni colorati con un ripieno di culatello e formaggio caprino fresco, serviti su un letto di verdure e guarniti con tarallo sbriciolato.

Sono ancora all’inizio del mio percorso, ma ho le idee ben chiare su ciò che voglio realizzare. Sogno di ampliare la mia attività, continuando a far crescere la passione, la giusta dose di pazzia e l’allegria che, secondo me, sono ingredienti indispensabili in cucina — e nella vita.

Amo pensare che i miei piatti raccontino sia la tradizione del territorio sia la voglia di sperimentare nuovi accostamenti. Ogni giorno, tra i boschi e l’aria pulita, cerco di trasformare ingredienti semplici in ricordi da portare con sé, perché la cucina, per me, è soprattutto condivisione e autenticità.

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